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DETTAGLIO NEWS
 
16/09/2011 15:06:53 - Da Santa Margherita Ligure a San Floran, Corsica
 
Incontro a sorpresa con i cetacei
 
A me è capitato due volte nella vita di incontrare cetacei, la prima fu una trentina di anni fa nel tirreno, ero partito da Santa Margherita Ligure ed ero diretto in corsica, a San Floran, per la precisione, quando verso l`alba, secondo i miei calcoli, avrei dovuto trovarmi a una decina di miglia a nord della Giraglia e ancora non si vedeva l`isola. Nell`incerta luce del giorno che nasce quasi non distinguevo la linea che separa il mare dal cielo, un mare stranamente immobile dal quale si alzava, come velo che cela il volto misterioso di una donna, una cortina di foschia a nascondere l`imponente profilo costiero dell`isola. Una volta non c`era il GPS e il punto si doveva fare con il radiogognometro triangolando le stazioni costiere che trasmettevano un segnale morse, e non era facilissimo stabilire con precisione dove fossimo. Riguardai i miei calcoli e dato che tutto corrispondeva, mi attaccai al binocolo cercando di penetrare quell`atmosfera irreale che mi circondava mentre una certa inquietudine incominciava a cogliermi. Oltretutto a bordo ero l`unico adulto, dato che quelle erano le vacanze dedicate alle mie due figlie gemelle che avevano 11 anni e con le quali avrei trascorso un mese in mare. Oltre a loro c`erano altri due loro coetanei un maschio e una femmina, figli di amici, che mi erano stati affidati in occasione di quella impresa. E vero che le mie gemelle fisicamente sembravano delle ragazze più grandi della loro età ed erano delle collaudate "marinaie", ma ripensandoci oggi, a quei tempi forse azzardavo troppo.
Anche per questo motivo, quella sensazione di disagio insolita mi infastidiva non poco. Decisi allora di svegliare la truppa un po` per cercare di scacciare quella percezione negativa con la loro giocosa presenza, un po` per una questione di sicurezza. Ridussi la velocità della barca a 4 nodi e ripresi a scrutare il nulla intorno a me quando dalla bruma marina vidi all`orizzonte delle ombre a prua... degli "scogli", tre per la precisione. Ebbi un sussulto, fermai la barca tra il vociare ignaro dei bambini che quasi non percepivo più per via del rumore che facevano i battiti del cuore nel mio petto. Dove ero finito?
Cosa faccio? Quando avevo sbagliato la rotta? Presi subito le carte e controllai tutto il percorso e i vari punti nave che nelle venti ore precedenti avevo rilevato, tutto era preciso, tutto corrispondeva alla posizione da me stimata, controllai anche la bussola con quella da rilevamento, i valori erano identici, mi spostai dal pozzetto verso prua per sicurezza con la bussola da rilevamento, anche li era tutto perfetto. Conoscevo bene quel mare che navigavo da tanti anni e ora mi trovavo spaesato in mezzo ad esso senza più sapere dove mi trovassi,con tre scogli a prua, ero angosciato. La luce dell`alba stava cambiando colore e a est incominciava a diventare violastra, ad est, questo era certo, quindi in qualche modo, confortato dal fattore astronomico, era sicuro che stavamo andando dritti a sud come previsto dalla rotta, ma la foschia non si diradava, quei tre scogli si intravedevano ma non distintamente, i loro contorni a tratti si dissipavano come svaniti nel nulla e poi si distinguevano di nuovo, controllai più volte l`eco scandaglio, ma entrambi (ne avevo due uno a sinistra e uno a destra dello scafo) segnalavano alti fondali. A fronte delle incalzanti domande dei bambini, dissi che mi ero fermato per far vedere loro l`alba in alto mare, occasione che difficilmente avrebbe potuto ripetersi e quindi che avremmo tranquillamente aspettato il sorgere del sole. Dentro di me speravo anche che con esso la nebbia si sarebbe dissolta. Ad un tratto mentre osservavo quegli "scogli" cercando anche di valutarne la distanza vidi che uno di loro si stava spostando...! Credo di aver rischiato l`infarto, dopo un attimo di smarrimento in cui credevo che il mondo mi cadesse addosso e grazie anche alla luce che si stava facendo strada capii... Abracciai le mie figlie scoppiando in un riso liberatorio tra lo sgurdo stupito di tutti ed esclamai: le balene!!!, la a prua. Stemmo fermi ancora per alcui minuti, attendendo che il sole sorgesse diradando un po`la foschia tra l`entusiasmo generale per lo straordinario evento e poi lentamente ci dirigemmo verso gli "scogli" fino a distinguerle chiaramente nella loro imponenza. Tre balene, una grandissima e due più piccole sembrava che dormissero sul pelo dell`acqua avvolte in una specie di cortina fumogena, ci fermammo a una trentina di metri dalla grande, mentre il sole finalmente faceva capolino dal mare e la nebbia si diradava rapidamente. Un altro spettacolare evento ci attendeva, dal nulla quasi improvvisamente li davanti a noi ci apparve la Corsica in tutta la sua grandiosità... Ci volle un po` perchè potessi riprendermi da tutte quelle emozioni, non ultima l`espressione estasiata e ingenuamente stupita delle mie figlie e dei loro compagni.
 
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